Mammiferi Insettivori.

Talpa europea

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VITA DEGLI ANIMALI - MAMMIFERI - INSETTIVORI

TOPORAGNI

Se la martora è certamente l'animale più perfetto quanto a capacità di praticare la rapina, nei Toporagni troviamo un genere molto somigliante. Si può assicurare, senza scostarci minimamente dal vero, che i Toporagni sono martore in miniatura. Come queste, hanno tutte le attitudini che rendono possibile una vera vita di rapina; come queste, sono a casa loro in tutte le regioni della terra; come queste, manifestano un coraggio, una ferocia, una crudeltà che non sono in rapporto con la loro minutissima mole: i Toporagni sono tutti piccole fiere regolarmente conformate e con morbido pelame. Il corpo è snello, la testa lunga, il muso allungato, la dentatura compiuta è composta di denti molto acuti; generalmente è formata in ogni fila da 2 o 3 incisivi che sovente sono frastagliati, da 3 a 5 falsi molari, e da 3 o 4 molari ferini che hanno 4 o 5 cuspidi; i canini propriamente detti mancano. Particolari ghiandole si trovano ai lati del tronco o della radice della coda; le costole portano 12 o 14 vertebre, 6 od 8 vertebre sono senza costole, 3 o 5 formano l'osso sacro; per contro, la coda ha da 14 a 28 vertebre.

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Attualmente i Toporagni sono sparsi in tutto l'Antico Continente, ed alcuni si trovano anche, sebbene in piccolo numero, in America. Vivono tanto in pianura quanto in località più alte, ma preferiscono i fitti boschi, le boscaglie, le praterie, le pianure, i giardini e le case. Alcuni abitano le steppe, le località aperte, sassose, persino i burroni; altri mostrano preferenza per i luoghi più paludosi; alcuni fanno vita arboricola, altri acquatica. I più sono terragnoli e conducono vita sotterranea, scavandosi buche o gallerie, o valendosi di quelle già scavate, scacciandone, con le buone o con le cattive, i legittimi proprietari. Molti temono il caldo, la luce, la pioggia e ricercano l'oscurità o l'ombra. Sono sensibilissimi a certe influenze e molti soccombono al calore dei raggi del sole, mentre ve ne sono altri che amano il caldo e si espongono al sole molto volentieri. I loro movimenti sono agili e rapidissimi e possono variarli quando vogliono. Quelli che corrono, se la svignano con la velocità della saetta; i rampicanti gareggiano con ogni altro animale; i nuotatori non la cedono a nessun mammifero, e pochi, infine, che alla maniera dei canguri balzano spesso con le sole gambe posteriori, sono così agili che, malgrado la loro piccolezza, un uomo che corra può appena raggiungerli. Tra i sensi dei Toporagni primeggia l'olfatto; dopo viene l'udito che è eccellente; l'occhio, invece, è più rudimentale, e solo gli arboricoli hanno occhi sviluppati che fanno eccezione. Le loro facoltà intellettuali sono scarsissime; tuttavia non si può negare loro un certo grado di intelligenza. Sono particolarmente avidi di strage e di rapina e davvero terribili per gli animali più piccoli, mentre prudentemente schivano i più grossi, mostrando così una saggia prudenza. Basta il minimo fruscio per farli correre al covo; in ciò hanno ragione, perché sono privi di armi di fronte agli animali più grossi. Dal nostro punto di vista non dobbiamo considerarli soltanto come innocue creature, perfettamente incapaci di far danno, ma anche come utilissime bestiole che ci giovano moltissimo con la distruzione degli insetti nocivi. Quasi tutto il loro nutrimento lo ricavano dal regno animale: insetti e loro larve, vermi e molluschi, uccelli e mammiferi e, in certi casi, anche i pesci e le uova, i granchi, ecc. I più di essi sono voracissimi: alcuni mangiano ogni giorno un peso uguale a quello del loro corpo, altri sono dannosi perfino ai piccoli della propria specie, e non si fanno scrupolo di mangiarli, se possono, soprattutto se la madre non li difende. Nessuno di essi può sopportare a lungo la fame, nemmeno durante l'inverno: quindi non si abbandonano al letargo, ma si avventurano, se la temperatura è dolce, sul suolo nevoso, o vanno a cercare il loro cibo nei luoghi riparati come, ad esempio, nelle abitazioni dell'uomo. La voce di tutta la specie consiste in suoni acuti, fischianti, sibilanti e striduli, o in una sorta di brevi latrati per le specie arboricole. Nell'angoscia fanno udire dolenti note, mentre nel pericolo emettono un fetore più o meno violento di muschio o zibeto, che non riesce a proteggerli molto contro i nemici, mentre dopo la morte li rende impossibili da mangiare, salvo che per pochi animali. Così i cani, i gatti, le martore, lasciano abitualmente il Toporagno morto senza mangiarlo, mentre la maggior parte degli uccelli, in cui sono meno sviluppati l'olfatto e il gusto, non lo disprezza.

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I toporagni sono per lo più prolifiche creature, che partoriscono da quattro a dieci figli. Questi nascono nudi e con gli occhi chiusi, ma si sviluppano rapidamente, e dopo un mese sono in grado di badare a sé stessi. Da questo animale non si trae un utile immediato: di una sola specie si adopera la pelle per pelliccia e la coda fortemente pregna di odore di muschio come rimedio contro le tignole. Maggiore invece è l'utile indiretto che esso arreca, mangiando insetti nocivi.

INTRODUZIONE

RICCI

RICCIO EUROPEO (Erinaceus europaeus)

RICCIO ORECCHIUTO (Hemiechinus auritus) TANREK (Tenrec ecaudatus)

TOPORAGNI

TANA (Tana tana) TUPAIA (TUPAIA GLIS) CODA PIUMATA (Ptilocercus lowii) MACROSCELIDE (Macroscelides proboscidens)

BULA (Echinosorex gymnura) SOLENODONTE (Solenodon paradoxus) SONDELI O MONDJURU (Sorex murinus)

TOPORAGNO COMUNE (Sorex vulgaris)

CROSSOPO (Crossopus foediens)

MUSTIOLO (Suncus etruscus) MIOGALE DEI PIRENEI (Galemys pyrenaicus) DESMAN (Desmana moschata)

TALPE

TALPA COMUNE (Talpa europaea)

TALPA CIECA (Talpa coeca) CONDILURA O TALPA DAL MUSO STELLATO (Condylura cristata) TALPA DORATA (Chrysochloris aurata) SCALOPE COMUNE (Scalops aquaticus) IMISU (Urotrichus talpoides)

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05 Giu. 2025 5:07:11 am

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